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Ortles 3905m
per la
 
parete Nord


Con i suoi 1400 metri, la più alta e una delle più impegnative pareti di ghiaccio delle Alpi Orientali. Un'impresa per specialisti coraggiosi!




 

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              INFORMAZIONI SULL'ESCURSIONE

Premessa. Offriamo agli amici della montagna alcune informazioni e soprattutto delle emozionanti immagini di questa temuta parete di ghiaccio  che ci sono state gentilmente messe a disposizione dall'amico di cordata Gentilini Giordano, premettendo però che questa escursione è riservata solo agli alpinisti più preparati. Teniamo inoltre a precisare che la parete presenta un alto rischio di caduta sassi e ghiaccio (seracchi) che si possono verificare in qualsiasi momento.    
Punto di partenza:
Solda 1850m ovvero Rifugio Tabaretta 2556m, che si raggiunge da Solda per il sentiero n. 4 in circa 2 ore
Avvicinamento:
Subito dietro il rifugio troviamo il segnavia che indica la via per la ferrata Tabaretta e la parete Nord e conduce dunque alla Vedretta del Marlet. Salendo da Solda si può naturalmente salire anche direttamente per la Vedretta.   
Salita in parete: 
Nel tratto iniziale della parete, dopo il crepaccio terminale, generalmente si provvede a salire rapidamente (anche senza assicurarsi in corda) per ovviare ai pericoli obiettivi: proprio la prima metà della parete è molto temuta per la scarica di sassi e ghiaccio. Fino alla "Gola", il passaggio stretto a forma di imbuto dove passa tutto quello che cade dall'alto, bisogna affrettarsi il più possibile. Da qui in poi l'assicurasi con chiodi e corda diventa indispensabile e voltando lo sguardo in alto ai vari seracchi pendenti che minacciano di cadere si cercherà di proseguire speditamente ... una istintiva strategia di sopravvivenza... Spesso per tratti di ghiaccio vivo con una pendenza di ben 60°si sale faticosamente passo dopo passo (brevi passaggi di 80° dove c'erano seracchi che però si possono evitare) finché poi la parete nel nevaio si adagia lentamente e si raggiunge la tanto attesa cresta di uscita.
Discesa: La discesa viene effettuata per la "via normale" (vedi apposita descrizione) che però nella tarda primavera a causa della tanta neve è notevolmente più impegnativa che in estate.  
Indicazioni/difficoltà: A seguito del costante mutamento delle condizioni dovuto allo scioglimento del ghiaccio, cambia anche il percorso della via nella parete. Le varianti classiche, come ad es. anche la "via diretta Messner", ormai non esistono più. I seracchi che un tempo ostacolavano il percorso non ci sono più. In seguito allo scioglimento del ghiaccio però cresce il pericolo di caduta sassi. I pericoli obiettivi (caduta sassi e ghiaccio) sono alti, sicché nella parete devono esserci ideali condizioni (di norma maggio-giugno). Gli alpinisti sicuri nel tratto inferiore procedono liberamente per uscire il prima possibile dalla zona di pericolo. Impresa riservata solo ad alpinisti esperti, con tanta condizione, specialisti nel ghiaccio: naturalmente con la dovuta attrezzatura.
Altezza della parete: quasi 1400 m

Tempo di percorrenza nella parete:
  5 - 7 ore
Carta:
Tabacco Ortles-Cevedale  1:25.000 Nr.08 

a cura di Gentilini Giordano e Köllemann Hubert