1. giorno -
volo per Mosca e da qui a Mineralnye Vody. Trasferimento a
Terskol nell'hotel Cheget |
2.
giorno
- Tour di acclimatazione all'Itkol 3531m, la montagna dei
fiori,
una stupenda cima
panoramica, a NE di Terskol, che ci offre un primo incontro con
le imponenti montagne caucasiche. L'escursione a questa montagna
delle "erbe" inoltre ci avvicina alla singolare e stupenda flora
del Caucaso. (vai
alle immagini)
|
3. giorno -
Primo contatto
con l'Elbrus:
Tour di
acclimatazione
fino alle rocce Priyut a ca.4500m. |
4. giorno
- Tour scialpinistico al
Cheget
(anticima a ca. 3500m), la montagna di
casa, direttamente di fronte all'hotel. Ci serviamo prima della
seggiovia, poi proseguiamo in cresta fino all'anticima da dove
abbiamo una stupenda discesa sul versante sud. Qui incontriamo
anche il rododendro caucasico, più grande del nostro e di colore
bianco
(vai alle immagini) |
Elbrus: sul tetto d'Europa
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Vedi il tour per immagini

5. giorno
- salita al
Barrel Camp 3700m,
il campo base dove alloggiamo
in questi singolarissimi, enormi tank. Il pomeriggio tour di
acclimatazione alle rocce Pastuhova a
4700 m.
6. giorno
di riposo e acclimatazione. Ci godiamo la domenica. La mattina
dopo la "funzione montana" facciamo merenda con speck della val
Senales e un buon vino altoatesino. Da poco lontano risuona la
musica degli snwoboarder russi che si divertono su a fare sci
estivo su questi dolci pendii soleggiati. Andiamo a letto presto
perché dobbiamo alzarci prestissimo.

7. giorno in vetta.
Alle 03.00 facciamo colazione e subito dopo partiamo. Un gatto
delle nevi ci porta a ca. 4500 m (il dislivello di 1900 metri a
questa quota sarebbe ben difficile da fare in una tappa) e,
ancora al buio passiamo le rocce di Pastuchov in direzione nord
fino a 4900m. Da qui in direzione NO salitamo in diagonale in
direzione della forcella fra le due cime dell'Elbrus a ca.
5300m. Qui comincia a farsi sentire l'aria rarefatta e, dopo una
rinfrescante pausa riprendiamo il cammino e saliamo per il
pendio sommitale abbastanza ripido ma molto invitante per lo
scialpinista. Passo dopo passo, faticosamente saliamo con gli
sci al piede che si fanno sempre più pesanti, facendo molta
attenzione alla lingua di roccette che divide l'ampio pendio.
Dopo un'ulteriore rampa abbastanza ripida, il pendio si fa più
dolce e si intravede la vetta ormai raggiungibile senza
problemi.
Una indimenticabile giornata per la "Soalschoft": tutti i
partecipanti hanno raggiunto la vetta d'Europa! Per non parlare
dei 2000 metri di stupenda discesa con gli sci che sono seguiti. |
8. giorno
Discesa in valle e giorno di riposo
9. giorno a Nalchik,
il capoluogo della regione dove abbiamo visitato il museo
etnologico e il grande mercato cittadino. Indimenticabile è
l'incontro con le specialità di pesce russo, in modo particolare
con il pregiato caviale che qui viene mangiato a cucchiaiate. |
10.
giorno
Escursione nella affascinante valle di
Adylsuu.
Partiamo alle 02.30 di notte. Il pulmino ci porta in questa
valle nascosta, dove ci sarebbero tante belle escursioni
scialpinistiche da fare. Purtroppo il tempo non è clemente,
comincia a piovere e troviamo rifugio in una piccola capanna ai
piedi di una ampia conca circondata da invitanti montagne
con ghiacciai. È stata una passeggiata con gli sci in spalle
sotto la pioggia ... siamo ai primi di luglio e l'estate è
davvero iniziata! |
11. 12. giorni a Mosca.
Un soggiorno che ci vuole, con visite al Cremlino e al
centro storico.
(vai
alle immagini)
Panorama 360 della Piazza Rossa >>>
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Indicazioni e consigli.
A seconda delle condizioni di
innevamento una salita con gli sci è possibile fino i primi/metà
di luglio (periodo normale per escursionis scialpinistiche
all'Elbrus: aprile / giugno).
Per motivi di acclimatazione e anche paesaggistici in estate
meriterebbe fare la salita in stile spedizione con tende
direttamente da Terskol salendo per il versante est.
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I partecipanti |
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Burgo Roman |
Ongaro Neno |
Rainer Dietmar |
Rapps Peter |
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Rechenmacher Hans |
Schwarz Edmund |
Stampfer Anton |
Unterer Martin |
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Zanella Bruno |
Zangerle Horst |
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