Cresta di Concei  Monte Tofino 2153m

Escursione in cresta fra cielo e Trentino

 Entusiasmante traversata ai limiti delle Alpi trentine. Da una aerea cresta sui 2000 metri il panorama abbraccia Adamello, Presanella, Brenta, il lago di Garda e le lontane Dolomiti

Avvicinamento: da Riva del Garda si prende la statale per la Val di Ledro; superato il lago di Ledro si devia a destra su provinciale per la Val Concei. Dopo il paese di Enguiso si sale per strada asfaltata, solo in ultimo sterrata, alla Malga Trat (ca. 25 km. da riva).

 

Punto di partenza: Rifugio Nino Pernici 1600 mt. (CAI- SAT Riva, 30 posti letto, www.pernici.com), raggiungibile dal parcheggio di Malga Trat per strada o comodo sentiero in 15 min. Dato che la traversata non torna al punto di partenza è necessario lasciare un’auto al Rifugio Albergo Faggio, a 1000 mt. in fondo alla Val Concei (ca. 4 km. da Enguiso) o poco dopo di questo.

 

Dislivelli e tempi: dal Rifugio Pernici al Monte Tofino (2151 mt., punto più alto dell’escursione) 550 mt., 2 ore 15 min. – percorso in cresta fino a Bocca dell’Ussol (1889 mt.) con alcuni saliscendi ed in ultimo in discesa, 2 ore – discesa al Rifugio Albergo Faggio 900 mt., 2 ore. Tempo totale 6 ore 15 min.

 

Difficoltà: facile ma per escursionisti allenati. La discesa da Bocca dell’Ussol può essere faticosa. Il sentiero è esposto in alcuni brevi tratti, ma sempre sicuro. Portarsi acqua abbondante.

Per i meno allenati è sempre possibile raggiungere il Monte Tofino e poi scendere per la stessa via (3 ore 30 min.).

 

Indicazioni: per apprezzare al meglio le caratteristiche dell’escursione si consiglia di intraprenderla ad inizio Giugno o nel mese di Ottobre. Nel primo caso una magnifica fioritura, nel secondo gli smaglianti colori autunnali faranno da sfondo ai ghiacciai dell’Adamello e della Presanella.

Per la discesa sono possibili svariate alternative, dal Doss di Lomar verso Val Lomar, Val Vesì o Val dei Molini di Vies, queste ultime due più lunghe ma molto appaganti. E’ anche possibile il rientro dalla Malga Guì alla bocca di Trat attraverso Magerval e Pasoria su sentiero recentemente riaperto, tuttavia poco evidente (informarsi presso il gestore del Rifugio Pernici).

Per gli appassionati, numerose le tracce della Grande Guerra intorno al Rifugio e lungo il percorso.

 

Dal Rifugio Pernici si torna in breve alla Bocca di Trat e si imbocca il sentiero n. 420 per Tofino – Dos della Torta – Bocca Ussol (segnalazioni). Il sentiero percorre un bellissimo bosco di faggi, abbastanza ripido in alcuni tratti; dopo ca. 30 min. brevissima deviazione sulla sinistra che consente di visitare le postazioni austriache della Grande guerra denominate “Caverna Riccabona” (bel panorama sulla sottostante Val Concei e sul gruppo del Cadria di là dalla valle, oltre il quale si fa vedere il Carè Alto). Dopo poco si esce sui pascoli retrostanti la Mazza di Pichea (torrione roccioso raggiungibile con breve deviazione sulla destra); si entra in un valloncello al culmine del quale si guadagna la cresta principale. A destra scendono i ripidi canaloni del versante orientale; in basso l’estemità nord del Lago di Garda con Riva e Torbole.

Con alcuni tornanti si guadagna la sommità del Monte Pichea (2138 mt.) dalla quale la cresta è ora chiaramente visibile. Il panorama inizia a farsi grandioso: è visibile praticamente tutto il Trentino, dall’Adamello alla Presanella, al Brenta, alla Paganella con il lago di Molveno, le Dolomiti fassane sullo sfondo.

Si scende di un centinaio di metri ad una sella e si risale a corti e ripidi tornanti fino al punto più alto dell’escursione, Monte Tofino (2151 mt.). La cresta prosegue da questo punto in lieve discesa, poi imbocca un tratto più ripido (alcuni tornanti) per raggiungere la Bocchetta Slavazì (2048 mt.), antico passaggio fra la Val di Ledro ed il Bleggio. A sinistra compaiono i pascoli di Malga Guì; volendo si può raggiungere la malga su tracce non segnate (alcuni tratti su pascolo ripido).

Il nostro sentiero invece prosegue in salita, breve ma faticosa, rimontando la spalla sud del Doss della Torta; quindi con una serie di saliscendi si aggirano alcuni spuntoni calcarei, passando vicino all’imbocco di una galleria che serviva al puntamento di un grosso calibro austriaco. In questo tratto sono ancora chiaramente visibili i resti di trincee, linee telefoniche, postazioni di artiglieria.

Un’ultima, breve salita guadagna la cima della Gavardina (2047 mt.), punto più a nord della Val Concei, da dove inizia la discesa verso Bocca dell’Ussol (1889 mt.). Raggiunta la bocca si scende a sinistra (sentiero 414, segnalazioni), dapprima rapidamente per i pascoli e poi, raggiunto il bosco, in falsopiano; il primo tratto in discesa, molto sassoso, può essere scomodo per chi già avverte la fatica.

Il sentiero porta ad un solitario poggio fra gli abeti (Doss de Lomar, 1550 mt.), e prosegue in discesa brevemente verso Malga Guì (scendere a sinistra, non ci sono segnavia); poco oltre la malga è possibile rifornirsi d’acqua da alcune belle sorgenti.

Volendo è possibile scendere dal Doss de Lomar verso destra, per la ripida Val Lomar (sentiero 452, dopo poco 414b) che porta comunque al Rifugio Albergo Faggio; poco più breve. Attenzione a non rimanere sul sentiero 452, che traversa in quota per Vesì e Vies (molto bello, ma la discesa si fa ben più lunga).

Da Malga Guì (1446 mt.) si prosegue la discesa, a tratti ripida; si affianca il torrente lungo un suggestivo tratto di sentiero scavato nella roccia (”Scale del Guì”) ed infine si sbocca sulla strada bianca che, in una decina di minuti, raggiunge il Faggio.

 

Cartine: KOMPASS 1:25.000 “Alto Garda e Ledro” – KOMPASS 1:50.000 “Alpi di Ledro – Valli Giudicarie”



Autori:  Giorgio e Mauro Saraceno



al rifugio Pernici


panorama dell'Adamello dalla Mazza di Pichea


il lago di Garda giù in basso