Avvicinamento:
da Riva del Garda si prende la statale
per la Val di Ledro; superato il lago di
Ledro si devia a destra su provinciale
per la Val Concei. Dopo il paese di
Enguiso si sale per strada asfaltata,
solo in ultimo sterrata, alla Malga Trat
(ca. 25 km. da riva).
Punto
di partenza:
Rifugio Nino Pernici 1600 mt. (CAI- SAT
Riva, 30 posti letto, www.pernici.com),
raggiungibile dal parcheggio di Malga
Trat per strada o comodo sentiero in 15
min. Dato che la traversata non torna al
punto di partenza è necessario lasciare
un’auto al Rifugio Albergo Faggio, a
1000 mt. in fondo alla Val Concei (ca. 4
km. da Enguiso) o poco dopo di questo.
Dislivelli e tempi:
dal Rifugio Pernici al Monte Tofino
(2151 mt., punto più alto
dell’escursione) 550 mt., 2 ore 15 min.
– percorso in cresta fino a Bocca dell’Ussol
(1889 mt.) con alcuni saliscendi ed in
ultimo in discesa, 2 ore – discesa al
Rifugio Albergo Faggio 900 mt., 2 ore.
Tempo totale 6 ore 15 min.
Difficoltà:
facile ma per escursionisti allenati. La
discesa da Bocca dell’Ussol può essere
faticosa. Il sentiero è esposto in
alcuni brevi tratti, ma sempre sicuro.
Portarsi acqua abbondante.
Per i
meno allenati è sempre possibile
raggiungere il Monte Tofino e poi
scendere per la stessa via (3 ore 30
min.).
Indicazioni:
per apprezzare al meglio le
caratteristiche dell’escursione si
consiglia di intraprenderla ad inizio
Giugno o nel mese di Ottobre. Nel primo
caso una magnifica fioritura, nel
secondo gli smaglianti colori autunnali
faranno da sfondo ai ghiacciai
dell’Adamello e della Presanella.
Per la
discesa sono possibili svariate
alternative, dal Doss di Lomar verso Val
Lomar, Val Vesì o Val dei Molini di Vies,
queste ultime due più lunghe ma molto
appaganti. E’ anche possibile il rientro
dalla Malga Guì alla bocca di Trat
attraverso Magerval e Pasoria su
sentiero recentemente riaperto, tuttavia
poco evidente (informarsi presso il
gestore del Rifugio Pernici).
Per gli appassionati, numerose le tracce
della Grande Guerra intorno al Rifugio e
lungo il percorso.
Dal
Rifugio Pernici si torna in breve alla
Bocca di Trat e si imbocca il sentiero
n. 420 per Tofino – Dos della Torta –
Bocca Ussol (segnalazioni). Il sentiero
percorre un bellissimo bosco di faggi,
abbastanza ripido in alcuni tratti; dopo
ca. 30 min. brevissima deviazione sulla
sinistra che consente di visitare le
postazioni austriache della Grande
guerra denominate “Caverna Riccabona”
(bel panorama sulla sottostante Val
Concei e sul gruppo del Cadria di là
dalla valle, oltre il quale si fa vedere
il Carè Alto). Dopo poco si esce sui
pascoli retrostanti la Mazza di Pichea
(torrione roccioso raggiungibile con
breve deviazione sulla destra); si entra
in un valloncello al culmine del quale
si guadagna la cresta principale. A
destra scendono i ripidi canaloni del
versante orientale; in basso l’estemità
nord del Lago di Garda con Riva e
Torbole.
Con
alcuni tornanti si guadagna la sommità
del Monte Pichea (2138 mt.) dalla quale
la cresta è ora chiaramente visibile. Il
panorama inizia a farsi grandioso: è
visibile praticamente tutto il Trentino,
dall’Adamello alla Presanella, al
Brenta, alla Paganella con il lago di
Molveno, le Dolomiti fassane sullo
sfondo.
Si
scende di un centinaio di metri ad una
sella e si risale a corti e ripidi
tornanti fino al punto più alto
dell’escursione, Monte Tofino (2151 mt.).
La cresta prosegue da questo punto in
lieve discesa, poi imbocca un tratto più
ripido (alcuni tornanti) per raggiungere
la Bocchetta Slavazì (2048 mt.), antico
passaggio fra la Val di Ledro ed il
Bleggio. A sinistra compaiono i pascoli
di Malga Guì; volendo si può raggiungere
la malga su tracce non segnate (alcuni
tratti su pascolo ripido).
Il
nostro sentiero invece prosegue in
salita, breve ma faticosa, rimontando la
spalla sud del Doss della Torta; quindi
con una serie di saliscendi si aggirano
alcuni spuntoni calcarei, passando
vicino all’imbocco di una galleria che
serviva al puntamento di un grosso
calibro austriaco. In questo tratto sono
ancora chiaramente visibili i resti di
trincee, linee telefoniche, postazioni
di artiglieria.
Un’ultima, breve salita guadagna la cima
della Gavardina (2047 mt.), punto più a
nord della Val Concei, da dove inizia la
discesa verso Bocca dell’Ussol (1889 mt.).
Raggiunta la bocca si scende a sinistra
(sentiero 414, segnalazioni), dapprima
rapidamente per i pascoli e poi,
raggiunto il bosco, in falsopiano; il
primo tratto in discesa, molto sassoso,
può essere scomodo per chi già avverte
la fatica.
Il
sentiero porta ad un solitario poggio
fra gli abeti (Doss de Lomar, 1550 mt.),
e prosegue in discesa brevemente verso
Malga Guì (scendere a sinistra, non ci
sono segnavia); poco oltre la malga è
possibile rifornirsi d’acqua da alcune
belle sorgenti.
Volendo
è possibile scendere dal Doss de Lomar
verso destra, per la ripida Val Lomar
(sentiero 452, dopo poco 414b) che porta
comunque al Rifugio Albergo Faggio; poco
più breve. Attenzione a non rimanere sul
sentiero 452, che traversa in quota per
Vesì e Vies (molto bello, ma la discesa
si fa ben più lunga).
Da
Malga Guì (1446 mt.) si prosegue la
discesa, a tratti ripida; si affianca il
torrente lungo un suggestivo tratto di
sentiero scavato nella roccia (”Scale
del Guì”) ed infine si sbocca sulla
strada bianca che, in una decina di
minuti, raggiunge il Faggio.
Cartine:
KOMPASS 1:25.000 “Alto Garda e Ledro” –
KOMPASS 1:50.000 “Alpi di Ledro – Valli
Giudicarie”
Autori:
Giorgio
e Mauro Saraceno
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